15/02/2013 - 00355 dany6367
A novembre sono stata operata in una nota clinica di XX. Durante l'intervento mi sono svegliata, nessuno, ripeto nessuno si è accorto! Mi sono ritrovata intubata cosciente in un corpo morto. Indescrivibili quei momenti che non auguro a nessuno...in più mentre ero sveglia l'equipe medica stava commentando pesantemente sul mio fisico.
Al mio rientro in stanza ho detto quanto era successo al chirurgo, che ritenevo di fiducia, l'accaduto.
Il medico non ha fatto altro che confermare che quello che avevo sentito era verità.
Ho ricevuto le sue scuse e le scuse del primario della sala operatoria e della caposala.
Ma le scuse bastano a ripagare le mie conseguenze? infatti non riesco più a dormire e sono costretta a prendere ansiolitici e ipnotici ma la mia insonnia e' descritta dalla psicologa Insonnia Tenace.
Posso chiedere i danni di quanto è successo? Se sì quanto potrebbe essere ipoteticamente il risarcimento??
16/02/2013
Il primo passo sta nel fatto che lei dovrebbe dimostrare che quanto riferisce sia successo veramente; infatti, se tale accaduto non è stato documentato in cartella, resta la sua parola contro quella dei sanitari, a meno che questi non si assumano la responsabilità di confermare l'accaduto.
Se riesce a risolvere questa prima difficoltà, resta da valutare se i disturbi psicologi che lei lamentati siano collegati causalmente a tale increscioso episodio; la valutazione dovrebbe essere fatta da uno psichiatra forense di sua fiducia, il quale, dopo gli accertamenti del caso, le redigerebbe un parere finalizzato alla richiesta di risarcimento.